Sono approdato al mondo della fotografia quasi per caso. Ho sempre avuto in casa una macchina fotografica, una vecchia Voigtlander, ma non le ho mai dato peso. Era nulla di più che la macchina dei compleanni e delle vacanze.
Dopo anni, mi ricordai che oltre al vecchio muletto c’era un’altra macchina in casa che mio padre custodiva gelosamente. Cercando trovai in vecchia borsa una magnifica Nikon FM2. Perchè la mia storia fotografica è nata a pellicola ( anche se ovviamente ho poi approfondito anche la conoscenza della fotografia digitale ).
Inizio a studiare sulle orme di Ansel Adams, Edward Weston, Eugene Smith ed apprendo i segreti della camera oscura. In tutto questo percorso la mia guida è sempre stata Ansel Adams, con i sui volumi La Fotocamera, Il Negativo, La stampa.
La mia passione è la pellicola. Mi piace quell’attesa che consente di riflettere sullo scatto con più lucidità. Ma soprattutto mi piace lavorare su ogni scatto come un momento unico e irripetibile, che è anche un pretesto per narrare qualcosa di più grande e di più importante dell’immagine stessa. Curo personalmente lo sviluppo dei miei negativi e le stampe in camera oscura.
Da appassionato di paesaggi, percorro spesso i sentieri dei Monti Sibillini ed è qui che realizzo il progetto fotografico “Cavalieri Streghe e Frati Ribelli” .Percorrere le creste e le valli dei Sibillini è un’esperienza unica che ha pochi simili nel paesaggio italiano. La scarsità di rifugi, di indicazioni e vie di avvicinamento obbliga ad affrontare ogni percorso alla vecchia maniera: con lo zaino in spalla e la fiducia nelle proprie capacità. Ho esposto questo progetto a Milano per EXPO 2015.
Quando nel 2016 il territorio dei Sibillini è stato colpito dal terribile terremoto che ha distrutto molti borghi e causato frane e l’inaccessibilità di parecchi sentieri, ho percorso le zone del cratere assieme ad Eleonora Ponzio alla ricerca di testimonianze dell’accaduto. Abbiamo raccolto gli scatti nel progetto “Il Risveglio della Sibilla” e lo abbiamo presentato come mostra itinerante in vari paesi delle Marche.
In occasione dei 50 anni della morte di Ernesto Che Guevara ho realizzato in Bolivia il reportage “La Ruta del Che” percorrendo le strade e visitando personalmente i luoghi dove tra il 1966 ed il 1967 si sviluppò la guerriglia.
Tengo presso l’associazione Cantina Fotografica di Ancona corsi di Camera Oscura e fotografia analogica.