LA SCELTA DELLO SVILUPPO – Prima Parte

LA SCELTA DELLO SVILUPPO – Prima Parte

Introduzione

Scegliere uno sviluppo per il negativo è spesso una decisione profondamente personale, ma non necessariamente. Di sicuro pellicole e sviluppi sono fatti per lavorare insieme come progettato dal fabbricante e se non ci si discosta dalle formule suggerite si ottengono risultati coerenti. Ma il divertimento arriva quando, per varie ragioni si inizia a sperimentare. Sono queste combinazioni che attraggono un seguito quasi religioso. Di sicuro chi inizia cerca una combinazione flessibile e sperimentata fino a che si acquisisce maggior esperienza e si inizia non solo a sperimentare ma si impara ad apprezzare le differenze.

I Rivelatori

Molti degli sviluppi oggi disponibili sono sul mercato da tanto tempo e sono cambiati molto poco se non per nulla. Il campione è senza dubbio il Rodinal, che fu brevettato nel 1891 ed è il più antico prodotto fotografico ancora disponibile. Altri sono arrivati in seguito e grazie alle loro caratteristiche sono diventati pilastri della moderna fotografia; il Kodak D76 e HC 110 sono due validi esempi. Infine ci sono le nuove formule come il TMAX e l’XTOL che si avvantaggiano delle nuove pellicole T-grain.

Perché così tanti prodotti? Come ci sono pellicole di varia sensibilità e grana, lo stesso vale per gli sviluppi. La differenza primaria è l’agente rivelatore e come agisce sui cristalli di argento dell’emulsione; poi varia l’agente solvente che tende a ridurre la grana sciogliendo i cristalli o arrotondandone gli spigoli ovviamente generando un perdita di nitidezza. Ci sono altri sviluppi che non contengono un agente solvente e mantengono una nitidezza maggiore con una gran più visibile.

Altre variabili sono le modalità con cui vengono forniti ( polvere o liquido ), se possono essere miscelati direttamente dalla bottiglia o necessitano di una soluzione di lavoro intermedia, il contrasto e la tonalità che forniscono, i tempi sviluppo. Tutte queste opzioni permettono di esprimere al meglio la propria creatività alla ricerca di un look particolare oppure semplicemente ottenere un buon risultato nella maniere più semplice ed affidabile possibile.

Perché dunque usare una combinazione non convenzionale? La cosa inizia a farsi interessante. Di solito le proprietà della pellicola e del rivelatore vengono scelte insieme per enfatizzare certi aspetti ed ottenere un certo look. Per esempio si può usare una pellicola ad alta sensibilità insieme al Rodinal: questo produrrà immagini granulose e contrastate che molti apprezzano ed associano automaticamente alla pellicola.

Altri preferiscono pellicole a bassa sensibilità e sviluppi come l’XTOL per produrre una grana eccezionalmente fina, immagini nitide e con molti mezzi toni. Nessuno vieta di trarre forti ingrandimenti da negativi con molta grana, ma va tenuto in mente che la grana si ingrandisce come i dettagli dell’immagine!

Man mano che si procede con combinazioni sempre più specializzate lo spazio delle sperimentazioni si riduce e occorre usare solo una specifica formula. Ad esempio la Adox CMS 20 e la Rollei ATP 1.1  ( simili alla vecchia Kodak Technical Pan ) necessitano del proprio rivelatore per fornire i migliori risultati.

Altre diversità tra i rivelatori è il rapporto tra questo e l’acqua con cui miscelarlo ovvero il rapporto di diluizione. Questo permette di aggiustare con precisione o stravolgere i tempi di sviluppo, il contrasto, la nitidezza. Ad esempio Rodinal ed XTOL permettono alcune diluizioni ben note mentre l’HC110 offre maggiori possibilità.  Se tira una pellicola, cambiare diluizione è una via per allungare o abbreviare i tempi  di sviluppo.  Di solito per praticità si cerca di ottenere tempi di sviluppo non troppo lunghi ma neanche corti a tal punto che il tempo di permanenza diventi un fattore critico. Kodak raccomanda tempi di sviluppo non inferiori a 5 minuti.

Il tempo è una variabile critica per lo sviluppo, si possono usare I tempi e le diluizioni fornite da produttore o scegliere di modificare i valori in base alle necessità: processo push/pull, ottenere un particolare contrasto o tonalità, raggiungere un determinato effetto come la resa delle ombre o delle alte luci.

I Primi Passi

 

Per chi è alle prime armi esistono alcune classiche combinazioni sempici, versatili e ben sperimentate. Ad esempio la Kodak Tri-X con il D76. Hanno una lunga storia e sono prodotti stabili,  ci sono tantissime informazioni disponibili stampate e su Internet. Potrebbe essere meglio lasciare altre combinazioni esotiche  a quando le proprie capacità permetteranno di produrre risultati costanti ed affidabili. Al quel punto si potrà iniziare a sperimentare anche metodi non ufficialmente raccomandati o non ben documentati. Solo allora si potranno effettivamente apprezzare le differenze tra le varie combinazioni. Il suggerimento è partire con un rivelatore ed una pellicola: imparare le sue sfumature, come lavorano insieme, poi una volta raggiunta una buona tecnica modificare solo un parametro alla volta. Operando così si riduce il numero delle variabili in gioco ( e dei possibili errori ) al minimo.

Per i principianti due buoni sviluppi con cui iniziare potrebbero essere il Rodinal e l’HC110 ( Ilford HC ). Sono facilissimi da miscelare poiché non necessitano di una soluzione di lavoro intermedia e hanno un lunga durata anche se inutilizzati, cosa che renderà felice anche chi scatta poco. Chi usa di preferenza pellicole ad alta sensibilità dovrà tenere conto che il Rodinal enfatizza la nitidezza ma anche la grana ( c’è a chi piace e a chi no).

Anche il Kodak D76  ( Ilford ID 11 )è una scelta eccellente ma richiede una soluzione di lavoro che non si conserva a lungo e non è quindi adatto a chi lo utilizza di rado.

 

Cosa c’è sul mercato

 

– KODAK

 

T-MAX ( analogo Ilfotec DD-X )

Progettato per non essere reintegrato

Produce maggiori dettagli nelle ombre ( ma chiude subito le alte luci in caso di sovrasviluppo )

Solo per l’utilizzo con pellicola in rullo

Sia per il processo standard che tiraggi

Liquido

 

HC-110 ( analogo Ilfotec HC )

Estremamente versatile

Può essere utilizzato reintegrando oppure no

Sia per il processo standard che tiraggi.

Liquido

 

D-76 ( analogo ID-11 )

Per uso generale

Produce un contrasto normale e sfrutta tutta la sensibilità dell’emulsione

Grana moderatamente fine, ottima latitudine di sviluppo

Si può reintegrare con il D-76R

Sia per il processo standard che tiraggi.

Polvere

 

XTOL (analogo Ilfotec DD-X)

Adatto al trattamento professionale

A base di acido ascorbico

Sfrutta la massima sensibilità dell’emulsione

Grana fine e alta nitidezza

Sia per il processo standard che tiraggi.

Si può reintegrare con lo sviluppo non diluito

Polvere

 

– ILFORD

 

ID-11 ( analogo  D-76 )

Grana fine ma con una leggere perdita nella sensibilità dell’emulsione

Polvere

 

Ilfosol 3

Particolarmente adatto allo sviluppo dipellicole a media sensibilità

Grana fine e buona nitidezza sfruttando tutta la sensibilità dell’emulsione

Liquido

 

Ilfotec HC ( analogo HC-110 )

Particolarmente indicato per pellicole ad alta sensibilità

Tempi di sviluppo brevi e praticità di utilizzo

Grana moderata e buona nitidezza

Liquido

 

Ilfotec DD-X analogo to T-MAX and XTOL  )

Grana fine e sfrutta tutta la sensibilità della pellicola

Ottimi mezzitoni, ombre profonde e alteluci dettagliate.

Liquido

 

Perceptol

Grana ultra fine

Ottimizzato per l’utilizzo con pellicole a bassa sensibilità

Polvere

 

– AGFA

 

Rodinal (R09)

Il più vecchio, uno sviluppo classico!

Grana grossa e secca, alta nitidezza

Ideale per negativi di grande o medio formato e bassa sensibilità

Grana ben visibile su pellicole ad alta sensibilità

Si conserva estremamente a lungo

Non più distribuito come Agfa ma disponibile come Foma Fomadon, Adox Adonal, Compared R09

Liquido

 

 

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